COOLMELT: VALE LA PENA CAMBIARE?

Avete mai pensato di sostituire la vostra colla a caldo con un coolmelt, in grado di lavorare a basse temperature? In questo articolo del blog esaminerò cosa sono in realtà i coolmelt, il loro grado di sostenibilità e i loro vantaggi e svantaggi. Posso già anticiparvi che le tematiche affrontate sono di grande interesse, in particolare per l’industria dell’imballaggio.

Appilcazione in cordoli di colore verde e icona per la riduzione della temperatura operativa (coolmelt)


Cosa sono i coolmelt? Gli adesivi a bassa temperatura, chiamati anche coolmelt, sono adesivi termofusibili che diventano liquidi già a partire da circa 90 °C e che vengono applicati a temperature comprese tra 100 °C e 150 °C. Ciò significa che devono essere riscaldati meno degli hotmelt convenzionali, applicati a temperature comprese tra 180 °C e 200 °C. Questa situazione offre numerosi vantaggi:

  • L’applicazione di adesivo con coolmelt richiede meno energia rispetto agli adesivi termofusibili convenzionali. Questo concorre al raggiungimento di una produzione sostenibile ed economica.

  • I coolmelt necessitano di meno tempo per fondersi poiché vengono applicati ad una temperatura compresa tra 95 °C e 150 °C. Ciò contribuisce ad una produzione efficiente.

  • I coolmelt hanno tempi di presa brevi, il che consente velocità della macchina più elevate. Ciò contribuisce a un aumento della produttività dell’impianto di confezionamento.

  • Le basse temperature riducono il rischio di ustioni per gli operatori. Ciò va a beneficio della sicurezza sul lavoro.

  • Le basse temperature di lavorazione significano una minore usura del sistema di applicazione dell’adesivo. In questo modo è possibile ridurre al minimo
    i costi di manutenzione. Anche questo è efficienza.

  • Migliore stabilità termica: gli adesivi termofusibili che non vengono riscaldati a temperature elevate tendono a carbonizzarsi meno velocemente. In questo modo si riducono le pulizie e i fermi macchina.

Icona con due mani aperte a formare una coppa, con una foglia verde al centro a simboleggiare la sostenibilitàI coolmelt sono verdi?

Gli adesivi a bassa temperatura sono costituiti dalle stesse materie prime degli adesivi termofusibili ad alta temperatura, ovvero da diversi polimeri termoplastici. Non vanno quindi confusi con gli adesivi su base biologica prodotti in parte con materie prime rinnovabili. Ciononostante, i coolmelt contribuiscono ad una produzione più sostenibile. Infatti, consumano meno energia in fase di applicazione. Allo stesso tempo, consentono velocità di macchina più elevate, innalzando la produttività della vostra linea di confezionamento. 


ECCO QUANTA ENERGIA SI PUÒ RISPARMIARE CON I COOLMELT

Robatech testa i suoi sistemi di applicazione utilizzando svariate tipologie di adesivi provenienti da produttori diversi. Anche i coolmelt vengono regolarmente testati. Misurando il consumo energetico di adesivi a bassa temperatura e hotmelt convenzionali abbiamo riscontrato che, in media, per ogni riduzione di temperatura di 10 °C gli adesivi richiedono fino all’8,5% in meno di energia. Ciò significa che potete risparmiare circa il 40% di energia riducendo la temperatura di applicazione ad esempio da 170 °C a 120 °C con un coolmelt, e in alcuni casi anche di più. 


«Passando al nuovo adesivo a bassa temperatura siamo riusciti a ridurre il consumo energetico di quasi il 50%, mantenendo le stesse prestazioni e funzionalità dell’incollaggio. A nostro avviso è una situazione vantaggiosa per tutti»

Daniel Brack, coordinatore produzione e logistica   presso Oel-Brack AG, Svizzera
Daniel Brack, coordinatore produzione e logistica  
presso Oel-Brack AG, Svizzera




Icona che rappresenta monete che cadono in una mano a coppaGli adesivi a bassa temperatura consumano fino al 50% in meno di energia

POSSO UTILIZZARE IL MIO FUSORE ANCHE PER I COOLMELT?

I coolmelt si trovano in commercio in forma di granulato e i produttori sono svariati. A parte le basse temperature di applicazione, vengono lavorati come gli adesivi termofusibili tradizionali. Con i sistemi di applicazione dell’adesivo Robatech non vi sono limitazioni nell’impostazione della temperatura, pertanto possono essere utilizzati anche per la lavorazione di coolmelt. Regolate la temperatura in base alla scheda tecnica dell’adesivo, come di consueto per il fusore circa 10 °C al di sotto della temperatura di applicazione, per il tubo più 5 °C e per la pistola applicatrice infine la temperatura di applicazione desiderata. Provate i nuovi adesivi prima di un cambio e non dimenticate di pulire a fondo il vostro sistema di applicazione ad ogni sostituzione di adesivo.

Fusore di adesivi Vision, tubo elettro riscaldato Performa e due pistole applicatrici SX che applicano adesivo su confezione in cartone (Demo-Situation)I fusori Robatech sono adatti anche per l’applicazione di coolmelt

PER COSA SONO INDICATI I COOLMELT?

Iniziamo con la cattiva notizia: i coolmelt non si adattano allo stesso modo a tutti i substrati. Poiché la colla viene riscaldata meno, non penetra così in profondità nel substrato. Pertanto, sulle superfici lisce diventa più difficile ottenere aderenza. La buona notizia è che per molti substrati, soprattutto nel settore del packaging fine linea, esistono coolmelt comprovati che aderiscono bene quanto gli adesivi termofusibili tradizionali. 

Tenete presente che gli adesivi a bassa temperatura non solo vengono applicati a temperature più basse, ma si ammorbidiscono anche a temperature più basse. Il cosiddetto punto di fusione indica la temperatura a cui l’adesivo passa dallo stato solido a quello liquido. Questo vale naturalmente anche per gli adesivi già lavorati. Pertanto, i prodotti incollati con coolmelt non devono essere esposti a temperature superiori alla temperatura del punto di fusione, aspetto da tenere presente durante la conservazione o il trasporto dei prodotti. 

PERCHÉ I COOLMELT? 

A seconda dell’applicazione e del prodotto da incollare, i coolmelt rappresentano un’alternativa sostenibile ai tradizionali hotmelt. Possono contribuire al risparmio energetico e quindi ad una produzione sostenibile. Per questo consigliamo di prendere in considerazione un cambiamento, in particolare alle aziende operanti nel settore degli imballaggi. Consultate il produttore dell’adesivo per sapere quali opzioni potete valutare. Se volete testare un coolmelt sul vostro substrato, saremo lieti di aiutarvi.

Cosa ne pensate dei coolmelt? Avete intenzione di provarne uno? Perché? O perché no? Scriveteci un commento!


 

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